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Settembre 2021 – Torna il bonus mobilità 2020, ideato per agevolare la circolazione di mezzi elettrici che consentono un grande risparmio dal punto di vista ambientale e di consumi.

In virtù della maggiore attenzione rispetto ai problemi climatici, il governo Draghi sembra infatti intenzionato a continue agevolazioni per chi intende comprare un mezzo di trasporto green appartenente alla categoria bici o monopattini.

Dal 3 novembre 2020 è stata infatti attivata una piattaforma online, buonomobilita.it attraverso la quale è stato possibile richiedere tale bonus per acquistare, a prezzo agevolato, monopattini o bici elettriche, sfruttando l’agevolazione del Governo. Il contributo di quest’ultimo alla spesa era pari al 60% dell’ammontare pagato fino ad un massimo di 500€ consultabile sul sito ufficiale del Governo.

Cosa ha di diverso il nuovo bonus 2021 rispetto a quello 2020?

Se nel bonus 2020 era previsto un indennizzo del 60% rispetto al prezzo d’acquisto, il nuovo provvedimento per il bonus 2021 dovrebbe prevedere uno sconto del 30% sul nuovo veicolo green.
Inoltre, il nuovo stanziamento del governo dovrebbe comprendere anche un addizionale 10% di rimborso, portando il bonus complessivo ad ammortare per il 40%, nel caso in cui si rottami un veicolo non green (inquinante) durante l’acquisto di un motorino scooter appartenente alle seguenti classi Euro: 0, 1, 2 e 3.

L’unica condizione del rimborso per l’acquisto dello scooter è che quest’ultimo non ecceda i 4000€ di prezzo di listino (IVA esclusa).

Come si poteva accedere all’aiuto economico l’anno scorso? E quest’anno?

In due modi:

• Bonus digitale da spendere all’acquisto
• Rimborso di una quota parte degli acquisti già effettuati

Se si è scelta la prima opzione, il bonus mobilità digitale, occorre tenere presente che questo potrà essere utilizzato esclusivamente entro e non oltre trenta giorni dal momento dell’emissione ed in ogni caso non oltre il 31 dicembre del 2020.

Dove lo si può spendere? Ci sono ben ventimila punti vendita convenzionati in tutta Italia che accettano tale buono e si possono facilmente trovare sulla piattaforma digitale che il Ministero ha appositamente creato e messo a disposizione.

In caso si sia optato per la seconda opzione, invece, vale a dire il rimborso di una percentuale degli acquisti effettuati, basterà farne richiesta tramite la stessa piattaforma caricando la fattura o lo scontrino come comprovante di acquisto idoneo effettuato nel periodo compreso tra il 04/05 ed il 02/11 del 2020.

Tuttavia, dato il grande successo che l’iniziativa ha riscontrato, l’arco temporale per acquistare un veicolo idoneo e poi richiedere il rimborso è stato esteso, ed è stata aperta una nuova finestra temporale che va dal 09/11 al 09/12 2020.

Per quanto riguarda il 2021, non vi è ancora un sito ufficiale per il rinnovato Bonus.
Bisogna aspettare i prossimi provvedimenti del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell’ambiente e molto probabilmente le procedure per richiedere tale bonus saranno pressoché simili.

Per cosa si può richiedere o utilizzare il bonus mobilità?

Il bonus mobilità è richiedibile solo una volta e per un solo bene o servizio.

Vediamo nel dettaglio quali veicoli rientrano tra quelli rimborsabili:

• Biciclette ed handbike (nuove o usate) elettriche, a pedalata assistita e tradizionali.
• Altri tipi di veicoli, sia nuovi che usati, per la mobilità personale principalmente elettrici come monopattini, hoverboard, monoruota (come da art. 33- bis DL 162/2019, convertito con modificazioni dalla L. 8/2020)
• Veicoli per la mobilità condivisa (sharing) ad utilizzo individuale, escluse le autovetture.

Una volta ottenuto il proprio mezzo elettrico grazie all’incentivo offerto dal Governo italiano, sorgono però spontanee alcune domande:

  1. Quanto costa ricaricarlo?
  2. Dove lo si può ricaricare?
  3. Che tipo di manutenzione è necessaria?
  4. Di quanta energia elettrica c’è bisogno per ricaricarlo e quanto questo intaccherà sui consumi e sulle bollette mensili?

Andiamo a vedere alcuni suggerimenti utili per la gestione dei nostri nuovi apparecchi elettrici ottenuti con il bonus mobilità.

Costo di una ricarica elettrica, i consumi di energia

La paura più comune è quella di trovare un significativo aumento delle utenze e, nello specifico, della nostra bolletta della luce a fine mese.

Tuttavia non c’è bisogno di preoccuparsi: il costo di una ricarica completa della batteria di un monopattino elettrico (da 0% a 100%) oscilla tra i 5 ed i 6 centesimi di corrente elettrica, quindi, pure con un consumo intenso, parliamo di poco più di 1,50€ al mese sulla bolletta.

Il costo è leggermente più alto se ricarichiamo invece una bicicletta elettrica o a pedalata assistita, per cui una ricarica completa costerà intorno ai 5 – 15 centesimi in base alla capacità della batteria.

È tuttavia giusto sottolineare che la durata media della batteria di una bicicletta è in media molto superiore a quella di un monopattino, quindi difficilmente la dovremo ricaricare ogni giorno!

Dove ricaricare la batteria?

Per effettuare la ricarica si può utilizzare una normale presa di corrente elettrica, quindi se si ha spazio si può ricaricare comodamente il proprio veicolo in casa o, per chi ne ha uno a disposizione, in garage. I tempi di ricarica variano in genere dalle 4 alle 6 ore.

Si consiglia, quando possibile, di munirsi di una batteria di ricambio per evitare di rimanere senza carica elettrica e per allungare la vita media della propria batteria di circa il doppio, intercambiando regolarmente le batterie.

Manutenzione della batteria

Una batteria può avere una vita molto variabile, a seconda del grado di utilizzo e delle condizioni in cui viene manutenuta. Conservare la batteria in modo corretto è facile, richiede poche accortezze e consente di risparmiare in bolletta discrete somme di denaro ogni mese.

Ecco alcuni dei consigli più importanti da seguire per evitare sprechi di energia, proteggere e conservare in buono stato una batteria:

• Dovrebbe essere caricata “a freddo”, vale a dire mai subito dopo averla usata
• Quando non è usata, deve essere conservata in un luogo fresco e asciutto
• Idealmente non bisogna lasciarla scaricare fino allo 0% ma andrebbe ricaricata già al 10-20% di carica residua
• È buona norma non lasciarla caricare oltre al 90%
• Non bisogna dimenticarla attaccata al caricatore per un periodo superiore a 12 ore
• Occorre evitare di lasciare la batteria scarica per lunghi periodi di tempo.

Questa guida è stata redatta dallo studio di prontobolletta e seguendo questi piccoli accorgimenti si riuscirà a garantire alla propria batteria un ciclo di vita ottimale preservandone la durata e garantendo un prolungato utilizzo del nostro nuovo veicolo elettrico!

Fonte: https://www.prontobolletta.it/bonus-mobilita-2021/

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